“Il nostro impegno concreto e costante per la complessiva stabilizzazione di tutto il personale precario a tempo determinato assunto per far fronte alle esigenze del sisma 2016 consegue un altro importante risultato”. Così la Fp Cgil sul decreto Ricostruzione nel quale, in sede di conversione di legge, “sono stati approvati alcuni emendamenti che consentono concretamente di proseguire la stabilizzazione del personale che matura i requisiti nel corso del 2023”. 

Nel merito, spiega la Funzione pubblica, “viene prevista la proroga, anche mediante rinnovo, dei contratti in essere a tutto l’anno 2023 in deroga ai vincoli di legge e contrattuali vigenti; così come viene prevista per la stabilizzazione del personale assunto con contratti a termine presso gli enti dei crateri mediante il compimento del requisito dei tre anni di servizio nelle medesime funzioni che adesso possono essere maturati entro il 31 dicembre 2023".

"Tale requisito - continua - può essere maturato anche in amministrazioni del cratere diversa da quella che procede alla stabilizzazione. Infine viene prevista per il personale che ha svolto presso gli enti del cratere almeno tre anni di servizio al 31.12.2022 (prima era 31.12.2021) una quota di riserva del 50% dei posti dei concorsi pubblici banditi dai predetti enti. Risultati importanti frutto della nostra continua azione sindacale per la stabilizzazione del personale precario del terremoto”, conclude la Fp Cgil.