“Il nostro giudizio sul decreto è negativo, riteniamo sia sbagliato sia nel metodo che nel merito. Se non modificato metterà a rischio migliaia di posti di lavoro nel settore edilizio”. Ad affermarlo la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi in audizione, presso la Commissione Finanze della Camera, sull’esame del disegno di legge recante misure urgenti in materia di cessione dei crediti.

Per la dirigente sindacale: “Non c’è stato nessun confronto, né precedente alla pubblicazione del decreto, né successivo nei tavoli tecnici costituiti. Un intervento, inoltre, che consideriamo sbagliato perché va nella direzione opposta rispetto ad alcuni obiettivi che il Paese è chiamato a raggiungere, come quelli contenuti nel Green deal e nel Pnrr, dall’efficientamento energetico, alla riqualificazione del patrimonio edilizio”.

“Chiediamo quindi - prosegue Fracassi - che questo provvedimento venga profondamente modificato, perimetrando gli ambiti di intervento e indirizzandolo prioritariamente all’edilizia residenziale pubblica, alle aree urbane più fragili, alle fasce a basso reddito che al contrario verrebbero escluse perché incapienti: il 50% dei lavoratori dipendenti nel nostro Paese percepiscono un reddito inferiore ai 20mila euro”.

“Vengono poi travolti tutti i bonus edilizi minori, chiediamo invece - aggiunge - di ripristinare l’attuale meccanismo di cessione del credito e sconto in fattura per il sisma bonus, l’eco bonus e il bonus relativo alle barriere architettoniche, in un arco temporale maggiore. Nell’ambito della discussione parlamentare è necessaria una revisione di tutti gli strumenti che non determini tempi lunghi. Fondamentale sarà traguardare la discussione sulla salvaguardia dei posti di lavoro”, conclude Fracassi.