L’obbligo imposto da Agcom in merito al riconoscimento dell’equo compenso per la pubblicazione di contenuti giornalistici sulle piattaforme, così come previsto dalla legge sul diritto d’autore, "rappresenta un punto di svolta importante da un lato per la tutela dei lavoratori coinvolti in questo settore, precari e senza regole, dall’altro per il diritto pubblico a un’informazione corretta e libera". Lo afferma la segretaria nazionale della Slc Cgil, Giulia Guida.

Il regolamento approvato da Agcom, "che rimanda alla sottoscrizione di accordi attuativi, ci vede in prima linea come Slc nell’insistere su quell’azione che abbiamo intrapreso già negli scorsi mesi a tutela di un settore, quello dell’editoria digitale, dove ormai viaggia l’informazione osteggiata però dalla mancanza di diritti e paghe dignitose che, tante volte, rischiano di rendere più debole la stessa informazione, causando un danno importante alla collettività e alla democrazia del Paese".

Per questo, aggiunge la segretaria, "continueremo sulla strada già intrapresa e chiederemo, insieme alle altre organizzazioni sindacali, di convergere sull’apertura di tavoli ad hoc con le controparti datoriali, nell’ottica di un avanzamento delle tutele dei lavoratori e della cultura democratica della cittadinanza".