A seguito della comunicazione della ditta Sherwin Williams del 5 dicembre scorso, avente a oggetto l’avvio della procedura di licenziamento collettivo, 59 tra i 360 lavoratrici e lavoratori nello stabilimento di Pianoro (in provincia di Bologna) rischiano di perdere il posto di lavoro. La maggior parte dei licenziamenti sono concentrati in produzione, dove saranno coinvolti 45 addetti, su un totale di 119, compromettendo nei fatti l’esistenza stessa dello stabilimento produttivo.

Le lavoratrici e i lavoratori, riunitisi in assemblea, oltre a esprimere la totale contrarietà alla decisione aziendale hanno approvato all’unanimità l’avvio di un percorso di mobilitazione, con il blocco immediato degli straordinari e/o flessibilità, e un'intera giornata di sciopero per la giornata di lunedì 19 dicembre, in concomitanza con l’incontro fissato con la proprietà e le rappresentanze dei lavoratori, prevedendo due presidi: uno davanti ai cancelli dello stabilimento di Pianoro l’altro davanti alla sede di Confindustria Bologna, dove le proprie rappresentanze saranno coinvolte nella discussione della difficile vertenza.

"Parallelamente, abbiamo incontrato la sindaca di Pianoro, Franca Filippini, al fine di sensibilizzare le amministrazioni pubbliche a partire da quelle di maggiore prossimità territoriale al dramma vissuto in queste ore dalle famiglie dei lavoratori coinvolti, affinché si mettano al fianco dei propri cittadini e sostengano la lotta di civiltà che verrà portata avanti da lavoratrici e lavoratori, non escludendo già da ora l’attivazione del tavolo di salvaguardia, laddove non si riuscisse a far rientrare i licenziamenti. Le assemblee si sono concluse rigettando la procedura di licenziamento collettivo, asserendo la volontà che vengano ritirati tutti e 59 i licenziamenti e l’avvio di un percorso condiviso, che porti a una soluzione della vertenza in corso", si legge in una nota unitaria di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil Bologna.