“La sfida della transizione è una sfida che non possiamo perdere. Non c’è scelta a riguardo. In questa fase di pandemia e di guerra hanno accelerato fortemente i processi di cambiamento, ma i processi di transizione non sono stati al passo di questi cambiamenti. In senso etimologico, di accompagnamento al cambiamento”. Così il 16 dicembre Marco Falcinelli, segretario generale della Filctem Cgil, nel suo intervento all’iniziativa "La UE e le industrie europee nella sfida delle transizioni e delle sostenibilità ambientale e sociale”, svoltasi a Milano per i lavori della 3° Assemblea nazionale dei delegati CAE della Filctem Cgil.

“Quali sono le politiche industriali? - ha proseguito - Qual è la politica energetica che lega tutte le realtà produttive? Siamo ancora largamente dipendenti per l’approvvigionamento della nostra energia. Dobbiamo spingere e forzare, anche legislativamente, la creazione di impianti rinnovabili e il loro utilizzo, ma contemporaneamente dobbiamo salvaguardare il tessuto industriale del Paese. In questo momento non possiamo permetterci di non utilizzare tecnologie e vettori di transizione, il loro abbandono rischierebbe di compromettere il sistema. Il problema è che ad oggi, nonostante i passi avanti delle energie rinnovabili, siamo ancora lontani dal vincere quella sfida, bisogna fare di più”. “Se non veniamo a capo di questa situazione, rischiamo che si generino conflitti tra i vari stati membri dell’Europa che competeranno tra di loro nella distribuzione internazionale del lavoro come conseguenza dei diversi costi dell’energia”, ha poi concluso Falcinelli.