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Social media

A Milano Facebook licenzia un dipendente su sei

Mark Zuckerberg Monaco di Baviera, 15 febbraio, 2020 : Il presidente e fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg, interviene alla 56a Conferenza sulla sicurezza di Monaco. La lotta contro le campagne di propaganda e altri tentativi di manipolazione costa a Facebook miliardi ogni anno. Il budget per quest'anno è superiore al fatturato dell'intera azienda all'IPO nel maggio 2012, ha dichiarato il fondatore.

Foto di © Photoshot/Sintesi

15 February 2020, Bavaria, Munich : Mark Zuckerberg, Chairman of Facebook, speaks on the second day of the 56th Munich Security Conference. The fight against propaganda campaigns and other attempts at manipulation costs Facebook billions every year. The budget for this year is higher than the turnover of the entire company at the IPO in May 2012, said founder and CEO Zuckerberg on Saturday at the Munich conference.
Dario De Lucia
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Gli esuberi, previsti in tutto il mondo, sono il risultato degli errori di Mark Zuckerberg. Ma a pagare sono solo i lavoratori. Il 17 novembre l'incontro con i sindacati nella sede lombarda

Meta, proprietaria dei social Facebook, Instagram e Whatsapp, licenzierà 11 mila degli 87 mila dipendenti che ha in tutto il mondo. Anche la sede italiana di Facebook procederà con 22 licenziamenti sui 127 dipendenti complessivi, cioè il 17% della forza lavoro.  La motivazione ufficiale è una necessaria riorganizzazione delle proprie divisioni finalizzata a migliorare i margini di efficienza. 

Il Country Director di Meta Italia, Luca Colombo, ha inviato una lettera firmata su carta intestata in cui si conferma il numero degli esuberi e la loro esatta ripartizione all'interno della struttura societaria. A pagare sono sempre i lavoratori, e in questo caso il conto è salato per via di una serie di scelte sbagliate tutte imputabili a una sola persona: Mark Zuckerberg. 

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Il Metaverso sta costando troppo e gli investitori sono spaventati dai ritorni a breve e medio termine. A questo si aggiunge il fatto che Facebook ha iniziato a perdere utenti. Nel report pubblicato il 2 febbraio da Meta si registra per la prima volta in diciotto anni una diminuzione delle persone che usano il social ogni giorno. Si è infatti passati da 1,93 a 1,929 miliardi di utenti. Inoltre, Menlo Park non riesce a trovare una strategia vincente per battere TikTok, il colosso cinese dei social, anzi arranca e a fatica.

“Meta-Facebook decide sostanzialmente di licenziare a causa di errate scelte di business, gli eccessivi investimenti e i ritorni economici non allineati alle aspettative. Questa ennesima crisi mostra la fragilità del modello economico che sottende a tali piattaforme digitali, non è quindi accettabile che i costi o i mancati profitti pesino solamente sulle spalle di lavoratrici e lavoratori”, si legge dalla nota congiunta di Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. 

“Abbiamo ricevuto la lettera mercoledì 9 Novembre alla sera e ci siamo subito attivati”, racconta Roberto Brambilla, della Filcams Cgil di Milano. “C’è un passaggio breve – aggiunge il sindacalista – ma importante in questa lettera: ‘Tale riorganizzazione è finalizzata a migliorare i margini di efficienza, onde consentire al gruppo di accrescere il proprio posizionamento nel mercato, mantenendo e rafforzando la propria competitività’. In pratica stanno licenziando dipendenti per ridurre i costi e fare felici gli azionisti”.

“C’è poi un problema aggiuntivo – osserva Brambilla –. Gran parte di questi lavoratori sono in modalità on office, ovvero hanno l’ufficio in casa, e tra di loro non si conoscono. C’è una difficoltà oggettiva per avviare un’azione congiunta sindacale, se i lavoratori non si sono mai visti negli occhi dal vivo”.

Quale sarà il futuro dei dipendenti italiani di Facebook? “Prevediamo per giovedì 17 novembre un incontro congiunto tra sindacati e azienda e siamo pronti a dare battaglia”, conclude il sindacalista.