"In questo lungo fine settimana si è consumata l’ennesima beffa ai danni dei quasi 1.500 navigator, collaboratori di Anpal Servizi, che negli ultimi tre anni si sono fatti carico di un’utenza particolarmente fragile". Felsa Cisl, NIdil Cgil e UilTemp tornano alla carica dopo che che il 28 ottobre scorso una circolare del ministero del Lavoro, rivolta alle Regioni, aveva aperto un piccolo spiraglio da noi accolto positivamente. Mercoledì la doccia fredda per i 958 lavoratori in scadenza al 31 ottobre (cui vanno aggiunti i 538 rimasti a casa già tra la fine di aprile e quella di luglio): nessuna proroga per queste professionalità.

A quando l'incontro con la neo ministra?

"Siamo rimasti innanzitutto estremamente stupiti - scrivono le tre sigle in una nota - dal fatto che tale notizia sia stata affidata a un comunicato, quando è rimasta ancora inevasa la nostra richiesta di incontro alla neo ministra proprio per scandagliare tutte le possibili soluzioni. Nel merito, poi, se è vero che lo strumento della proroga prevede la continuità lavorativa ormai persa, nulla impedisce una ricontrattualizzazione dei lavoratori, come peraltro già avvenuto pochi mesi orsono".

C'è bisogno di continuità

Per i sindacati "al di là degli aspetti tecnici, le scelte per il bene del Paese devono essere supportate da una ferma volontà politica. Nelle condizioni in cui versa il nostro mercato del lavoro, non possiamo assolutamente pensare di poter interrompere questa esperienza se si vogliono realmente traguardare gli obiettivi fissati dal Pnrr". Ieri insieme alle Confederazioni Cgil, Cisl e Uil è partita una ulteriore richiesta di incontro e di chiarimento alla ministra Calderone nell’obiettivo di "dare risposte concrete alla collettività. In assenza di riscontri, i lavoratori saranno nuovamente in piazza nei prossimi giorni per rivendicare il loro diritto alla continuità occupazionale e alla valorizzazione delle loro competenze".