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Il caso

Salento: chiude Caroli hotel per il caro bollette, in 300 a casa

Collaboratori scolasti in lotta © Marco Merlini Roma, 4 febbraio 2021 Ministero dell'Istruzione Sit-in organizzato da Flc e Filcams per l'incremento dei posti in organico Ata e l'avvio immediato delle procedure selettive per la seconda fase assunzionale
Foto: Marco Merlini
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Neglia, Filcams Cgil Puglia: "Come sempre, problemi di carattere gestionale ricadono negativamente su lavoratori e lavoratrici"

Sarebbe una bolletta dell'energia elettrica di 500mila euro la causa della chiusura di quattro strutture alberghiere afferenti a Caroli hotel, tutte situate nel Salento, fra Gallipoli e Santa Maria di Leuca. Nonostante gli ottimi risultati, in termini di affluenza di turisti, Caroli hotels, non riuscendo a far fronte al pagamento dell'utenza di energia elettrica, decide di chiudere quattro alberghi, con comunicazione già inoltrata alla Prefettura di Lecce.

Parliamo di una realtà con oltre cinquant'anni di storia e attività sul nostro territorio - afferma Barbara Neglia, segretaria generale di Filcams Cgil Puglia -. Ancora una volta, problemi di carattere gestionale ricadono negativamente su lavoratori e lavoratrici, che hanno garantito il successo della stagione estiva con disponibilità, professionalità e flessibilità.  Mi auguro ci sia un intervento delle istituzioni di sostegno alle imprese, ispirato dal confronto con parti sociali e associazioni datoriali, e che l'azienda possa ripensare a una scelta che metterebbe in forte difficoltà economica trecento famiglie, depaupererebbe l'offerta di una zona a forte vocazione turistica e creerebbe un pericoloso precedente per gli altri operatori presenti in Salento.

Così Mirko Moscaggiuri, segretario di Filcams Lecce: "Ci sono molte aziende turistiche del territorio, piccole, medie e grandi che esprimono preoccupazione sulla tenuta dei conti, a fronte delle crescenti spese energetiche, e paventano un conseguente rischio di perdita di occupazione. Temo si inneschi una bomba sociale, data da licenziamenti diffusi, soprattutto in vista di un periodo autunnale-invernale, che si preannuncia critico dal punto di vista energetico ed economico".