La Cgil di Bari chiama a raccolta martedì 20 settembre alle ore 20, dinanzi alla terrazza del Fortino Sant’Antonio, famiglie, lavoratori, studenti, disoccupati, pensionati, associazioni, per dar vita a un flash mob contro il caro vita e l’aumento dei prezzi, rimettendo al centro il lavoro. L’iniziativa, spiega la segretaria generale della Cgil di Bari Gigia Bucci, ha come obiettivo puntare i riflettori sulle priorità di lavoratori, pensionati, famiglie: salari, aumento delle pensioni, tetto alle bollette, tassazione degli extra profitti, superamento della precarietà, alcuni dei punti del decalogo targato Cgil.

Per farlo, la Cgil di Bari ha scelto di accendere delle fiaccole che illumineranno il perimetro della muraglia nello spazio antistante la terrazza del Fortino, proprio per simboleggiare la difficoltà di chi si ritrova a dover pagare bollette della luce o di altre utenze, che superano l’intero importo della pensione o dello stipendio. "La nostra organizzazione da tempo è impegnata sulla necessità di redistribuire gli utili record degli extraprofitti delle aziende energetiche, ma anche cerealicole e farmaceutiche, che da queste crisi si stanno arricchendo. Temi questi esclusi dalla campagna elettorale ma per noi di fondamentale importanza, considerate le ricadute sui redditi dei lavoratori e sul potere di acquisto dei salari falcidiati da un’inflazione dovuta al costo incommensurato dell’energia. Va rimessa al centro la questione lavoro, nonché la giustizia sociale - conclude Bucci - che si lega al come combattere la precarietà e al come redistribuire la ricchezza".

Da qui l’idea del flash mob dal titolo “I soldi sono finiti” che vedrà protagonista un gruppo di persone nello spazio pubblico antistante la terrazza del Fortino Sant’Antonio, sulla muraglia di Bari, che si coordinerà per dar vita a una manifestazione di protesta pacifica e organizzata in cui ciascuno esporrà un simbolo che riassume il tema oggetto di denuncia: inflazione, salari, caro bollette, tasse, aumento del prezzo dei beni di consumo che va dal cibo, al materiale scolastico, alle medicine, per citare alcuni esempi.