"Wartsila sappia che la partita non è finita ma è appena cominciata". Esordisce così Michele De Palma, segretario nazionale della Fiom-Cgil, dal palco di piazza Unità di Trieste, punto di arrivo del corteo a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori di Wartsila che ha visto la partecipazione di oltre 15.000 persone. Da Foro Ulpiano a Piazza Unità il corteo ha attraversato le vie del centro cittadino, con in testa Marco Relli, Alessandro Gavagnin e Antonio Rodà, segretari provinciali rispettivamente di Fiom-Cgil, Fim Cisl e Uilm con le bandiere. Dietro di loro, con lo striscione unitario, i segretari nazionali di Fiom, Fim e Uilm Michele De Palma, Roberto Benaglia e Rocco Palombella.

“La città di Trieste non deve mollare. Siamo uniti e faremo tutto il possibile per non permettere alla multinazionale di tradire i lavoratori e compromettere il futuro della città - ha detto Michele De Palma - Il 7 settembre si terrà a Roma in presenza l’incontro al Mise con il Ministero del Lavoro, a cui vogliamo arrivare pronti per scongiurare la crisi industriale di Trieste. La storica Grande Motori è un pezzo della storia e dell’anima di questa città. Chiediamo che la Wärtsilä ritiri subito i licenziamenti e riprenda la sua attività produttiva e che Trieste rimanga il cuore della navalmeccanica italiana”.

De Palma si è appellato direttamente al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, perché "faccia pressione sia sulla multinazionale finlandese, sia sul governo italiano perché trovi con il governo finlandese una via per scongiurare la chiusura della produzione a Trieste", Cosa che va fatta prima del 7 settembre, quanto è fissato il tavolo al ministero dello Sviluppo economico.