Varata oggi dall’assemblea nazionale unitaria dei delegati dei sindacati di settore Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil l’ipotesi di piattaforma per il rinnovo del contratto nazionale dell’occhialeria che scadrà il prossimo 31 dicembre e che interessa circa 18.000 lavoratori in Italia. La richiesta complessiva economica avanzata dai sindacati è di 200 euro (terzo livello) nel triennio 2023-2025. Per quanto riguarda i diritti individuali si richiede la modifica delle normative sia sui congedi parentali che su altri istituti per migliorare i tempi di vita e di lavoro. Molto importanti sono anche le rivendicazioni per quanto riguarda i casi di violenza di genere riconosciuta e di violenza domestica in termini di tutela del salario, del lavoro e di sicurezza dell’individuo.

Sulla formazione, si chiede di definire l’esigibilità dei permessi per diritto allo studio, rendendo gli stessi non solo diritti teorici, allargando la casistica delle materie per cui sono riconosciuti, e definendone la possibilità di trasformarli, se non utilizzati, in formazione certa da svolgere in azienda. Sarà necessario prevedere percorsi di formazione propedeutici ad iniziative atte a ridurre ed eliminare il gap salariale di genere.

“È necessario recuperare velocemente il potere di acquisto dei salari davanti a dati inflattivi elevati che colpiranno la vita economica del paese nel prossimo triennio”. Lo hanno dichiarato i segretari nazionali della Filctem Cgil, Femca Cisl, Ultec Uil, Sonia Paoloni, Raffaele Salvatoni, Daniela Piras. “Il settore – hanno proseguito – è migliorato rispetto ai risultati del 2019 e del 2020, superando brillantemente la crisi della pandemia grazie all’impegno delle lavoratrici e dei lavoratori ai quali deve essere riconosciuto riscontro sia economico che normativo”: hanno concluso i tre leader sindacali. La parola ora alle assemblee dei lavoratori in cui si dovrà votare il documento.