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Toscana

I Vigili del fuoco sono allo stremo. L'appello della Fp Cgil

Foto: Vladyslav Dukhin, Pexels 
Giovanna Lo Zopone
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Il personale, pur non facendo mancare il proprio supporto ai territori, ha proclamato lo stato di agitazione. Servono più personale, più mezzi, più fondi e una migliore organizzazione. I pompieri non sono ‘eroi', ma lavoratori in carne ed ossa che necessitano di tutele

Un’estate così torrida non la vedevamo da tanto tempo. Le squadre di spegnimento sono al lavoro già da giorni in tutta la regione. I Vigili del fuoco sono impegnati in incendi di qualsiasi tipo, dalla vegetazione alle discariche, e di qualsiasi tipo di materiali.

I Vigili sono allo stremo, provati dai numerosi interventi, che spesso si protraggono per molto tempo, a causa del clima torrido. Il personale è esausto e costretto a ore di interventi senza tregua. Si è parlato molto dell'incendio più grande e impegnativo di questa estate, quello di Massarosa – col personale impegnato per tre giorni e quattro notti per domare le fiamme, 860 ettari di bosco andati in fumo tra i Comuni di Massarosa, Camaiore e Lucca e oltre mille cittadini costretti a lasciare le proprie case – ma i roghi sono stati numerosi e di dimensioni rilevanti in tutta la Toscana.

Emergono plasticamente le conseguenze di anni di definanziamento dei servizi pubblici. Poco personale, pochi mezzi, carenza di dispositivi di protezione individuale e mancato ricambio di vestiario. Le mancanze ricadono sui pochi operatori rimasti. Purtroppo si assiste sempre alla stessa sequenza di errori, a partire dalle carenze organizzative. Non è un caso che pochi giorni fa il personale toscano abbia proclamato lo stato di agitazione. Mancano dagli organici almeno 200 unità tra Vigili, capi squadra e capi reparto. A questi bisogna aggiungere gli addetti impiegati in ruoli amministrativi e quelli prescritti che non possono più intervenire durante le emergenze.

L’incendio di Massarosa offre parecchi spunti di riflessione: i comandi riprogrammano il soccorso ogni giorno, ai cambi turno. Invece, a nostro avviso, è necessaria una programmazione più lunga, per garantire più addetti e un maggiore ricambio di personale durante gli interventi: sei ore di lavoro e sei di riposo. I Comandi non sono attrezzati per il supporto logistico delle squadre, per garantire cibo adeguato, acqua e integratori. Non c’è uniformità nemmeno nella gestione del personale tra i vari comandi. Il personale è costretto a lavorare a 40°C e oltre, ovviamente tra grandi difficoltà. Non c’è il ricambio dei dispositivi di protezione: vengono usati gli stessi per più incendi mettendo a rischio la salute dei Vigili stessi.

Sappiamo come questo non sia il momento delle denunce. Ne facciamo da anni, inascoltati. Questo è il momento di stringerci intorno a tutto il personale impegnato nello spegnimento e nell’aiuto delle popolazioni. Ringraziamo tutti. Ma vogliano anche rivolgere un appello alla dirigenza dei Vigili del fuoco, alla Regione e a tutte le istituzioni: servono più personale, più mezzi, più fondi. Non possiamo ricordarci dei “nostri eroi”, solo quando ne abbiamo bisogno. È necessario investire, pianificare. Perché non sono “eroi”, ma lavoratori in carne e ossa, che hanno bisogno di mezzi, di dispositivi di protezione per non ammalarsi e anche di riposo, per poi riaffrontare, ogni giorno il loro lavoro.

Giovanna Lo Zopone, segreteria Fp Cgil Toscana