Importante passo avanti quello compiuto lo scorso 26 maggio, nella sede Confindustria. Dopo più di un anno di trattativa è stato siglato il rinnovo contrattuale per i lavoratori e le lavoratrici dell’emittenza radiotelevisiva privata.

Le segreterie nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, hanno espresso il giudizio positivo sull’accordo raggiunto, e il voto all’unanimità della delegazione trattante – con un solo astenuto – è lì ad attestarlo.

Per quanto riguarda la parte normativa le Aziende potranno prorogare i contratti subordinati e somministrati a tempo determinato fino a un massimo di 48 mesi, ma soltanto sulla base delle causali richiamate nell’accordo. In cambio, il Sindacato ha ottenuto che il 40% di questi contratti, sempre su base aziendale, venga trasformato in subordinati a tempo indeterminato.
Questo, chi lo frequenta lo sa bene, è un settore in cui è molto diffuso l’uso degli appalti esterni ed allora normarne bene l’utilizzo è importantissimo. Per ridurre la frammentazione della filiera e assicurare maggiori tutele ai lavoratori e alle lavoratrici, degli appalti e diretti, le Parti hanno comunemente deciso di rafforzare il diritto d’informazione previsto nel contratto, ampliando gli obblighi di comunicazione dei dati numerici, qualitativi e quantitativi in capo all’Osservatorio. Si prevede, inoltre, l’obbligo di verifica da parte dei committenti, dell’utilizzo dei Contratti sottoscritti dalle Organizzazioni maggiormente rappresentative nelle società in appalto da loro contrattualizzate.

Secondo le Segreterie di Slc, Fislel e Uilcom “L’obbligo di utilizzo dei contratti sottoscritti da Cgil, Cisl, Uil in tutta la filiera degli appalti radiotelevisivi, rappresenta un avanzamento importante nel contrasto ai contratti pirata ampiamente utilizzati nel settore, ma soprattutto, significa anche una maggiore tutela della salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende in appalto. Nel testo sottoscritto, si rafforza inoltre il passaggio che prevede, nei casi di cambio appalto, la possibilità di chiedere l’intervento dei committenti, al fine di favorire la soluzione degli eventuali problemi occupazionali che ne potrebbero derivare. Siamo ancora lontani dalla clausola sociale, che sarà oggetto delle rivendicazioni sindacali dei prossimi rinnovi, ma questo è da considerarsi un altro piccolo passo in quella direzione”.

Infine, il capitolo economico: per il settore televisivo l’aumento concordato a regime, per il periodo 31 dicembre 2020-31 dicembre 2024 sarà pari a 115 euro parametrate al 5 livello, suddiviso in tre tranche, mentre per quello radiofonico l’aumento sarà pari a 80.5 euro parametrate al 3 livello.

Ora la parola spetta ai lavoratori e alle lavoratrici.