"Ripristinare la clausola sociale prevista nel Codice degli appalti". Questa la richiesta di Cgil, Cisl e Uil di Torino e Piemonte ai parlamentari della regione, avanzata in concomitanza con il passaggio alla Camera del disegno di legge. I sindacati ribadiscono che "l'eliminazione dell'obbligo d'inserimento della clausola sociale negli appalti lascia una decisione così importante alla volontà delle stazioni appaltanti che, dunque, potranno stabilire in autonomia se inserire o meno questo fondamentale strumento di tutela occupazionale".

Se il ddl fosse confermato, spiegano Cgil, Cisl e Uil, saremmo di fronte a "un pericoloso arretramento in termini di tutela dei lavoratori. Va evitato il ricorso ad appalti al massimo ribasso, alle procedure di affidamento diretto senza gara, che portano con sé il rischio d'infiltrazioni criminali. Deve essere applicata la sentenza sull'incostituzionalità dell'articolo 177 dei Contratti pubblici, che stabilisce l'obbligo di affidare all'esterno l'80% dei contratti di lavoro, servizi e forniture".