Lavorare meno, vivere meglio. In poste italiane si può?

Il lavoro cambia ed è cambiato, nuove tecnologie, nuovi modi di organizzarsi a partire dalle necessità legate alla pandemia, nuove esigenze legate all'emergenza ambientale impongono ripensare gli orari di lavoro. Se ne discute oggi alle 17, in diretta su Collettiva con: Durante, Scappini, Solfaroli, De Masi, Solari. Introduce Di Ceglie, modera Longo

La battaglia per la riduzione dell’orario di lavoro ha caratterizzato la nascita e tutta la vita del movimento operaio. Ha scandito salti tecnologici e battaglie per i diritti. Sembrava un tema del secolo scorso e invece si impone oggi con prepotenza. Non solo perché le nuove tecnologie riducono la necessità di tempo per produrre, non in tutti i settori e non per tutti i lavori, ma anche perché la necessità di isolarci durante i mesi più duri della pandemia e l’urgenza di attuare comportamenti collettivi e individuali che riducano l’impatto sull’ambiente, impongono una riflessione su come riorganizzare il tempo di lavoro e come redistribuire il lavoro stesso.

Ne riflette Fausto Durante in un recentissimo libro pubblicato da Futura Editrice ed è proprio a partire dal volume che quest’oggi, alle 17, si terrà un confronto – organizzato dalla Slc Cgil – su Collettiva sarà possibile seguirlo in diretta.

A ragionare di riduzione di orario di lavoro e non solo saranno: Fausto Durante, coordinatore Consulta Industriale Cgil; Pierangelo Scappini; responsabile Risorse Umane e Organizzazione Poste Italiane; Claudio Solfaroli, segretario generale Uil poste; Domenico De Masi, sociologo del lavoro; Fabrizio Solari, segretario generale Slc Cgil.  Introduce Nicola Di Ceglie, segretario nazionale Slc Cgil; modera: Arianna Longo, responsabile Comunicazione Slc Cgil