A distanza di sei mesi torna lo spettro dei licenziamenti per i 520 lavoratori ex Alitalia. Ieri sera, l'azienda Covisian ha informato le organizzazioni sindacali e il ministero del

Lavoro che, non avendo raggiunto un'intesa commerciale soddisfacente con il committente Ita, dal 30 aprile il contratto verrà meno. Dopo, non si sa cosa accadrà né per i 200

transitati ad ottobre da Almaviva a Covisian. Né per gli altri 300 che nell'arco del 2023 sarebbero dovuti a turno transitare a Covisian, secondo l'accordo raggiunto al ministero,

con un passaggio graduale.

“Palermo non può permettersi tutto questo. Oggi più che mai, occorre fare fronte comune per dare garanzie occupazionali agli oltre 500 lavoratori che rischiano seriamente di restare fuori sia da Covisian che da Almaviva – dichiarano per l'Slc Cgil Palermo, il segretario generale Marcello Cardella e il segretario Emiliano Cammarata -. Questa ennesima emergenza si colloca in una fase molto delicata per il settore a Palermo, già da tempo in forte fibrillazione per una serie di cambi d'appalto che stanno determinando un nuovo e imprevedibile riassetto territoriale”.

Le segreterie nazionali hanno già richiesto un incontro urgente al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali. “In attesa della convocazione del tavolo, che ci auspichiamo possa avvenire immediatamente – rileva ancora l'Slc provinciale -, valuteremo con le lavoratrici e i lavoratori le azioni di lotta da mettere in campo”.