"Si è concluso con un mancato accordo l’incontro presso il ministero del Lavoro per la procedura per la richiesta di cassa integrazione straordinaria da parte di Acciaierie d’Italia". A dirlo sono la segretaria generale Fiom Cgil Francesca Re David e il segretario nazionale Fiom Cgil e responsabile siderurgia Gianni Venturi, sottolineando "la disponibilità a un accordo di transizione per 12 mesi, considerando la straordinarietà e l’incertezza del contesto, senza mettere in discussione l’accordo del 2018 e la piena occupazione". 

Acciaierie d’Italia ha invece "introdotto elementi che avrebbero predeterminato il futuro confronto sul piano industriale e occupazionale. Non si può ipotizzare il ricorso a uno strumento per 12 mesi e prevedere il rientro dei lavoratori nel 2025 vincolato a una risalita produttiva diversa da quella definita nel 2018. Si è persa l’occasione di affrontare una fase di transizione cosi delicata e complessa con adeguate relazioni sindacali". 

Re David e Venturi rilevano che "una gestione unilaterale della cassa integrazione straordinaria comporta, a maggior ragione, una verifica stringente sull’uso corretto dello strumento, a partire dalle rotazioni e dal rapporto fra risalita produttiva e organici". I due esponenti sindacali così concludono: "Diventa sempre piu urgente l’avvio del tavolo con il governo sui futuri assetti societari, sui contenuti e sui tempi del piano industriale e ambientale. Resta per noi punto fermo la piena occupazione e la salvaguardia dei lavoratori in amministrazione straordinaria”.