La Fiom Cgil di Torino rende noto in un comunicato che "la Direzione della Denso Thermal Systems di Poirino nei giorni scorsi ha inviato una lettera ad alcuni lavoratori in malattia e ai loro medici di medicina generale che hanno rilasciato i rispettivi certificati. In tale lettera si sostiene che le assenze per malattia rilevate dall’azienda parrebbero “anomale” e che i singoli lavoratori e i loro medici di famiglia sarebbero addirittura responsabili del destino della ripresa produttiva nazionale e della continuità aziendale.

Nella stessa lettera si sollecitano ai medici più attente valutazioni in ordine allo stato di salute dei lavoratori a cui riconoscere i periodi di malattia. Si tratta di una iniziativa senza precedenti e ingiustificata. Ciascuno faccia il suo mestiere: i dirigenti aziendali si impegnino nel far funzionare l’azienda lasciando i medici a occuparsi della salute dei lavoratori".

"L'azienda - dichiara Gianni Mannori, responsabile della Denso per la Fiom Cgil di Torino "se ritiene, può utilizzare gli strumenti previsti dalla normativa per far controllare il legittimo utilizzo della malattia da parte dei dipendenti e contrastare eventuali abusi. Questa iniziativa dal sapore intimidatorio invece mette in dubbio i diritti connessi allo stato di malattia previsti dalla legge e dai contratti ed è offensiva nei confronti dei medici di famiglia evidentemente sospettati di rilasciare certificati di malattia con eccessiva leggerezza. Ci saremmo aspettati dalla Denso un maggiore rispetto nei confronti dei lavoratori con problemi di salute e nei confronti dei professionisti incaricati dal Servizio Sanitario Nazionale di certificare lo stato di salute dei lavoratori".