"Questa mattina sono state trovate alcune scritte antisindacali a Roma, fuori dalla sede della Cgil di viale Irpinia. Un atto fascista, come ogni attacco alle sedi sindacali, di partito e di ogni forma di associazione democratica, che respingiamo con forza. Condanniamo queste scritte ignobili perché rappresentano una strumentalizzazione vergognosa della vicenda di Lorenzo Parelli, il ragazzo rimasto ucciso sul lavoro durante l'ultimo giorno di alternanza scuola lavoro a Udine, ne infangano la memoria e sono anche offensive dell'impegno quotidiano delle donne e degli uomini della Cgil a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, a partire dai temi della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro". Così, in una nota, la Cgil di Rieti Roma est valle dell'Aniene.

"Continua il nostro impegno a sostegno delle rivendicazioni che portiamo avanti da anni per l'abrogazione delle norme sull'obbligatorietà dell'alternanza, Pcto - assicura la Cgil - introdotta dalla Legge 107, che ha comportato la moltiplicazione di esperienze e attività, non solo slegate dal proprio percorso educativo, ma spesso improvvisate, di scarsa qualità, che in tanti casi si concretizzano in vere e proprie prestazioni di lavoro gratuito prive di qualsivoglia intenzionalità educativa".