Storicamente, le sale di proiezione per ogni fascia d'età sono state punti di ritrovo, elemento di socialità, valorizzazione di contenuti culturali ancorché testimoni dell'evoluzione dei costumi del Paese.  La Lombardia, storicamente importante nel panorama nazionale cuba almeno mille lavoratori, oltre all'indotto, impiegati in circa sessanta multisala, nonché decine e decine di sale di proiezione a singolo schermo. Milano ne ha una forte presenza, con quindici strutture multisala (dieci schermi) oltre alle decine e decine di cinema a monosala, nelle quali sono impiegati oltre 300 addetti diretti.

Forti di questi numeri le categorie di settore, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil di Milano e Lombardia dichiarano che "nessuno può mettere i cinema in un angolo, soprattutto quando le scelte legislative, con il combinato disposto delle regole restrittive causa pandemia, rischiano di minare i livelli occupazionali e la tenuta dell'intera filiera. Per queste ragioni, riteniamo indispensabile, pur consci di elementi di criticità legate alla situazione sanitaria, mettere in campo proposte e soluzioni che invertano il trend negativo che il settore sta attraversando".

"E' opportuno che la politica, ad ogni livello, inizi un confronto con le parti sociali per ricercare soluzioni utili e soprattutto strutturali, ampliando le regole per il ricorso agli ammortizzatori sociali. A tal fine, come prima condizione, garantire regole certe. L'evoluzione tecnologica, i profili professionali e una corretta risposta salariale possono trovare una soluzione condivisa riprendendo il percorso negoziale interrotto a causa della pandemia", proseguono le sigle di categoria.

"Un tema dirimente per una ripartenza piena, considerando che gli introiti sostengono i costi di gestione in maniera considerevole, è quella di superare la norma che impedisce la somministrazione di cibo e bevande durante gli spettacoli, introducendo norme analoghe a quelle in vigore per la ristorazione. Troppo vaghe le regole, non scritte, di quanto una produzione debba restare sugli schermi cinematografici prima di essere proiettata sulle piattaforme multimediali o televisive", aggiungono i sindacati.

"In Europa, Paesi a noi limitrofi hanno affrontato questo tema in maniera coerente, con il fine di garantire gli interessi delle varie anime che compongono il panorama della produzione, garantendo le strutture cinematografiche e le piattaforme a pagamento. A sostegno delle richieste, abbiamo promosso un presidio flash mob - venerdì 11 febbraio, dalle 11 presso il cinema Colosseo in viale Monte Nero 84, Milano. Saranno presenti lavoratrici e lavoratori del settore", concludono le organizzazioni sindacali.