Vogliamo risposte precise su fisco e pensioni. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dal palco della Funzione pubblica a Roma per il lancio della campagna Rsu. Insieme alla lotta alla precarietà: saranno questi i temi che Cgil, Cisl e Uil porranno al governo nell'incontro a Palazzo Chigi fissato per le 17 anche se, come ha sottolineato, "un ordine del giorno non ci è arrivato: solo una convocazione". E ancora: "Il governo finora non ha rispettato gli impegni: si era impegnato ad aprire tavoli tecnici con noi, ma non lo ha fatto".

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Una critica particolare viene rivolta al tema fiscale: “Sul fisco l'esecutivo mette a disposizione 8 miliardi per ridurre le tasse anche alle imprese. Poi i partiti della maggioranza si sono messi d'accordo su come gestire gli 8 miliardi, ma non erano questi gli impegni presi con noi. L'85 per cento dell'Irpef la pagano lavoratori dipendenti e pensionati, quindi pensiamo di avere qualche diritto in più quando si decide come deve essere pagata e redistribuita".

Per fare una riforma fiscale degna di questo nome, ha aggiunto il leader della Cgil, "ci vogliono molto più di 8 miliardi", che però "chiediamo che vadano a dipendenti e pensionati, perché sono quelli che hanno tenuto in piedi questo Paese con i salari più bassi. Bisogna aumentare le detrazioni e le decontribuzioni per i redditi più bassi, prima ancora di intervenire sull'aliquota".

"Finora il governo ci ha presentato solo una modifica delle aliquote -  ha spiegato -, un sistema che concede il vantaggio maggiore ai redditi tra i 40 e i 60 mila euro l'anno. L'85 per cento dei lavoratori italiani però sta sotto i 35 mila euro: con il sistema proposto fino a 15 mila euro non ci saranno risultati, fino a 35 mila ci saranno risultati ridotti. Se vuoi fare una redistribuzione così non va bene: si penalizza chi guadagna di meno". 

Poi Landini si è soffermato sull'importanza delle Rsu: "Voglio esprimere una mia emozione rispetto alla giornata di oggi: ascoltare i racconti che rappresentano la vita dei lavoratori pubblici rendono la mia responsabilità molto importante". “Le persone della Cgil - ha proseguito - non pensano a se stesse, ma pensano attraverso il lavoro di cambiare la vita anche degli altri. La nostra è una pratica, un modo di essere: avere valori e un'etica in questa stagione è un punto fondamentale da cui partire. Per coloro che non si iscrivono ad alcuna organizzazione, dobbiamo essere bravi noi a fargli cambiare idea”.