“Stellantis ha presentato un piano industriale che ormai ha identificato Melfi come lo stabilimento per la produzione di modelli elettrici. Il problema, in questa fase di transizione, è non fare ricadere gli effetti sui lavoratori. Su queste tematiche specifiche. è necessario che la Regione Basilicata incontri con urgenza i sindacati affinché, tramite un fondo di garanzia, si mettano in campo risorse  per la formazione, al fine di sostenere anche i salari dei lavoratori”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Basilicata, Angelo Summa, intervenendo ieri a Melfi all’incontro promosso dall’amministrazione comunale per discutere della situazione attuale e futura di Stellantis e dell’indotto.

“Ancora più urgente, così come stabilito in Consiglio regionale – ha aggiunto il sindacalista - è convocare il tavolo tecnico costituito ad aprile e mai convocato con la presenza della stessa Stellantis per affrontare il tema dell’indotto di Melfi e della sua riconversione alla luce dei cambiamenti conseguenti alle trasformazioni in atto e all’elettrificazione, sia da un punto di vista della produzione sia dal punto di vista del calo occupazionale. Va avviata oggi una contrattazione di anticipo che consenta alle aziende dell’indotto di salvaguardare i posti di lavoro attraverso una riconversione nell’ottica della transizione energetica e dell’automazione che attraverseranno il nostro Paese.

Melfi ha tutte le potenzialità per affrontare le sfide che abbiamo di fronte – ha concluso il dirigente sindacale - ma la partita non si gioca da soli. È necessario convocare un incontro con tutti i presidenti delle Regioni limitrofe, Puglia e Campania, e i ministri Giorgetti e Orlando perché venga stabilita una strategia di investimenti per il Mezzogiorno e vengano rafforzati i presidi industriali più importanti”.