Il contratto è ormai scaduto nel dicembre del 2018. tre anni senza rinnovo che hanno spinto le segreterie nazionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil a proseguire con lo stato di agitazione perché, come spiegano in una nota, questo mancato rinnovo "lascia senza tutele proprio quelle lavoratrici e quei lavoratori che nei terribili mesi di lockdown, hanno comunque garantito ogni giorno la produzione di un alimento fondamentale per molte famiglie italiane: il pane. Le parti datoriali, Fippa (Federazione italiana Panificatori) e Fiesa-Assopanificatori, che non siedono unitariamente al tavolo della trattativa, anche se con motivazioni differenti, non hanno la volontà di rinnovare il Contratto Nazionale di Lavoro. È ora di riprendere un confronto serio e responsabile per dare giusti diritti a tutti i lavoratori e le lavoratrici, a partire dal salario, dalla salute e sicurezza e dalla formazione”.

Annunciata per giovedì 14 ottobre alle 12 una conferenza stampa per illustrare le azioni e le richieste del sindacato.