L'accordo sottoscritto al ministero del Lavoro tra Amazon e sindacati, oggi, 15 settembre sul riconoscimento della rappresentanza collettiva "segna un importante avanzamento nel sistema di relazioni industriali con Amazon e apre terreni di confronto sui temi inerenti le condizioni di lavoro, la qualità dell’occupazione e la situazione dei lavoratori in somministrazione". Lo affermano in una nota le segreterie nazionali di FeLSA Cisl, NIdiL Cgil e Uiltemp

I sindacati dei lavoratori atipici esprimono "soddisfazione per l'accordo firmato in data odierna alla presenza del ministro del Lavoro. Questo risultato è un primo passo per segnare una discontinuità delle politiche di Amazon nelle relazioni sindacali anche a livello internazionale. Ricordiamo - proseguono - che la composizione odierna dell'occupazione in Amazon in Italia vede circa 10 mila lavoratrici e lavoratori in somministrazione a termine: questo accordo rappresenta un primo passo per perseguire maggiore stabilità e continuità occupazionale superando l'intenso turn over oggi presente".

Per FeLSA Cisl, NIdiL Cgil e Uiltemp anche "il ruolo delle Agenzie per il Lavoro dovrà modificarsi". Inoltre, "nell'accordo si delineano possibili soluzioni per superare l'odierna unilateralità su scelte riguardanti carichi di lavoro, sicurezza, turni e orari; in particolare sui temi salariali di secondo livello si riconosce il ruolo collettivo e di conseguenza si potrà arrivare alla piena parità di trattamento anche per i somministrati".

"Il risultato odierno è frutto della piena sintonia e unità tra le organizzazioni sindacali della somministrazione e dei trasporti e logistica. Tale buona prassi sarà alla base dei passaggi futuri per riuscire a migliorare le condizioni di lavoro e superare la precarietà sia a livello nazionale che a livello locale nei singoli stabilimenti", concludono.