“Nessuna azione di risanamento e nessuna iniziativa è stata intrapresa per restituire un minimo di dignità al sistema sanitario calabrese”. È con queste parole che Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl regionali hanno indetto lo sciopero di mercoledì 30 giugno, con manifestazione degli operatori a Catanzaro, alle ore 10 davanti alla sede della Regione. I sindacati denunciano che “nessun cambio di passo si è registrato con la gestione del commissario Guido Longo”, giunto in Calabria dopo le dimissioni dall'incarico del generale Saverio Cotticelli, e che nulla è stato fatto “dai supermanager e da chi è stato designato per riordinare, rendere efficienti e mettere a regime, aziende e strutture sanitarie che ogni giorno di più precipitano nel degrado”.

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl rilevano che “non è stata effettuata alcuna programmazione su prevenzione, assistenza domiciliare, assistenza territoriale e socio-sanitaria. Né si hanno notizie su fabbisogno del personale, assunzioni, concorsi e stabilizzazioni”. I sindacati chiedono anche che fine faranno gli oltre 1.500 precari assunti per l'emergenza Covid, in scadenza il 31 luglio 2021. “L'indennità Covid - aggiungono - non è stata pagata al personale sanitario impegnato nell'emergenza pandemica. Che fine hanno fatto le risorse finanziarie stanziate dal governo nazionale (14 milioni di euro)? Vogliamo il pieno rispetto dell'accordo del 6 luglio 2020”.

I sindacati di categoria evidenziano che il personale della sanità privata “ha diritto all'una tantum relativa al rinnovo del ccnl Aiop Aris. La giunta regionale rispetti il protocollo tra conferenza delle Regioni e governo nazionale, adottando subito la delibera di stanziamento delle somme a copertura del 50% del costo del rinnovo contrattuale Aiop Aris”. Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl, infine, chiedono che “si rispettino le relazioni sindacali e si dia il giusto riconoscimento alle parti sociali, che hanno maggiore competenza e conoscenza dei bisogni della sanità calabrese degli stessi commissari che dovrebbero governarla”.

Cgil, Cisl e Uil regionali sostengono pienamente lo sciopero del 30 giugno, assicurando che “saranno nel piazzale della Cittadella della Regione con i lavoratori per sostenere i loro diritti nelle manifestazioni, assemblee e sit-in organizzati dalle federazioni di categoria”. I segretari generali regionali Angelo Sposato (Cgil), Tonino Russo (Cisl) e Santo Biondo (Uil), rimarcano “il diritto di tutti a fruire dei Livelli essenziali di assistenza nella sanità in una regione in cui siamo addirittura al di sotto dei livelli minimi e non si investono risorse per riconoscere il lavoro dei medici e degli altri operatori sanitari, per stabilizzare il personale precario e per nuove assunzioni fondamentali alla riorganizzazione dei servizi”.