Sono 200 gli esuberi dichiarati dalla Denso di San Salvo (Chieti). A dirlo è stata l'azienda nell'incontro che si è svolto lunedì 3 maggio tra la direzione, sindacati e Confindustria. I tagli sono previsti nel piano industriale 2021-2023 che è stato illustrato dalla multinazionale giapponese nel corso della riunione. ll documento di programmazione prevede la riduzione di 200 dipendenti sugli attuali circa mille occupati nella produzione di motorini d'avviamento e alternatori. "Gli esuberi - ha spiegato l'azienda - saranno gestiti con accompagnamento alla pensione ed esodi incentivati".

Forte è la preoccupazione di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil. "Un piano industriale molto deludente e insoddisfacente, in quanto carente di chiarezza sui nuovi prodotti", commentano i sindacati: "Esso prevede nell'immediato un percorso di riduzione dei costi e una trasformazione gestionale dello stabilimento per poter diventare la Dmit centrale per l'elettrificazione in Europa". Segreterie sindacali e Rsu hanno chiesto "di calendarizzare incontri specifici per entrare nel merito del piano e intraprendere un percorso condiviso. Dopo aver fatto i prossimi incontri con la direzione aziendale, in cui approfondiremo i dettagli del piano presentatoci, faremo un'assemblea informativa, decidendo insieme le iniziative da intraprendere".