Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil esprimono profonda solidarietà e supporto alle lavoratrici e ai lavoratori dello spettacolo, che ieri, mercoledì 14 aprile, hanno occupato il Globe Theatre di Villa Borghese a Roma. "La scelta del luogo, dall’alto valore simbolico, riflette la consapevolezza delle professioniste e dei professionisti del settore di quanto prezioso sia il loro lavoro per la cultura del nostro Paese e di quanto, invece, esso sia spesso sminuito, ossia: inteso come un'privilegio' per chi presta la propria opera e un 'passatempo' per chi ne fruisce", sostengono le tre sigle di categoria.  

Le rivendicazioni, espresse ai microfoni del Globe Theatre in queste ore, coincidono con quelle che le organizzazioni sindacali confederali stanno avanzando con forza nella specifica vertenza di settore da loro aperta con le istituzioni e le controparti datoriali. "Le misure emergenziali costituiscono un passo avanti significativo conquistato nei mesi della pandemia, ma non possono certo essere il traguardo definitivo. In tal senso, ribadiamo ancora la necessità di una riforma strutturale dello spettacolo: un settore che, insieme ad altri, ha funzionato da laboratorio in cui sperimentare le peggiori forme di sfruttamento del sistema produttivo attuale e che da tempo ha bisogno di un intervento normativo in tema di riconoscimento dei diritti di base, dal lavoro agli ammortizzatori sociali", continuano i sindacati.

"Per questo, diamo il nostro sostegno anche alle lavoratrici e ai lavoratori dello spettacolo, che da settimane occupano, in modo pacifico e nel rispetto delle norme di contenimento del contagio da Covid il teatro Mercadante di Napoli e il Piccolo teatro Grassi di Milano. Così come nello stesso solco esprimiamo convinta solidarietà alle lavoratrici e ai lavoratori che parteciperanno alla manifestazione indetta dal movimento Bauli in piazza l 17 aprile a Roma", concludono i sindacati.