Ci sono voluti nove anni per arrivare alla sentenza che restituisce giustizia a un ragazzo di 31 anni, morto sul lavoro lontano da casa il 5 marzo del 2012. Non fu un incidente quello che strappò alla vita questo rigger, operaio arrampicatore, impegnato nell'allestimento del palco di uno spettacolo di Laura Pausini a Reggio Calabria. E non fu un caso né una fatalità. La Cassazione ha finalmente confermato che si trattò di un omicidio.

Una vittoria per la madre Paola che in questi anni non si è mai rassegnata e che ha rifiutato ogni proposta di conciliazione e risarcimento.  Ma una vittoria a metà perché se è vero che secondo i giudizi i responsabili della morte di Matteo  sono i vertici delle società che hanno organizzato l’evento, per due degli imputati, Pasquale Aumenta, responsabile della Italstage, e Marcello Cammera, ex dirigente del Comune di Reggio Calabria, coinvolto tra l'altro anche nel maxiprocesso antimafia Gotha, la prescrizione è arrivata prima della condanna". 

Così nel 2019 commentavamo le cinque condanne in appello insieme a Sebastiano Calleri, responsabile salute e sicurezza Cgil nazionale.