Il 1° marzo ci sarà la successione delle società che si occupano della gestione dell'appalto per la pulizia e sanificazione del deposito Atac di Tor Sapienza. I lavoratori impiegati in quel sito si occupano di pulire e sanificare i locali del deposito e le 380 vetture che da lì partono e che, tutti i giorni, sono utilizzate dai cittadini romani per raggiungere i posti di lavoro, le scuole. "Siamo stati informati del fatto che dagli elenchi dei lavoratori addetti a questo servizio, allegati al bando di gara, ne sono 'spariti' 15, che sviluppano circa 400 ore di attività subappaltate", è la denuncia del sindacato.

Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti di Roma e Lazio hanno chiesto un incontro con Atac, necessario per chiarire questa incresciosa 'dimenticanza"' dalla quale la committenza non può prendere le distanze e sentirsi estranea, avendo la responsabilità di verificare e vigilare sui servizi conferiti in appalto e sulla loro corretta esecuzione.L'azienda del trasporto non ha convocato le organizzazioni sindacali e noi siamo preoccupati di una situazione che mette a rischio non solo i posti di lavoro, ma anche la sicurezza per la salute dei dipendenti dell'Atac e dei cittadini che utilizzano i mezzi del trasporto pubblico.

"È assurdo che in un contesto in cui siamo tutti impegnati a contenere la diffusione del Covid 19 e delle sue varianti, anche e a partire dal mantenimento di condizioni di igiene e della pulizia degli ambienti comuni, si immagini di poter effettuare operazioni di sanificazione con un numero inferiore di addetti e con un taglio decisamente delle ore a disposizione per farlo.Atac deve ascoltare i sindacati e assumersi la responsabilità di intervenire garantendo l'occupazione dei lavoratori che, con una pandemia in corso,  molto ha a che vedere con la tutela della salute pubblica Saremo al fianco dei lavoratori e a sostegno dell'interesse dei cittadini fino a che non saranno trovate soluzioni idonee a salvaguardare salute, sicurezza e livelli occupazionali dei lavoratori che rappresentiamo", sostengono Valentina Italiano, Filcams, Loredana Caporale, Fisascat, Antonella Cannata, Uiltrasporti.