Everli è una piattaforma per la spesa online. Il cliente ordina i prodotti sul sito, gli shopper si recano al supermercato, fanno la spesa e la consegnano direttamente a casa. Un business cresciuto  in modo esponenziale durante la pandemia. Mentre i rider fanno passi avanti per il riconoscimento dei loro diritti, Assogrocery sta da tempo cercando una strada per prevenire i contenziosi.

In una nota, il Nidil ripercorre gli incontri con l'associazione datoriale. Nel corso del 2020, l’azienda ha convocato le categorie Nidil Cgil, Felsa Cisl e UilTemp per proporre un'intesa che cristallizzasse la condizione di precarietà degli shopper: tutti “assunti” con contratto di collaborazione occasionale o con partita Iva. La proposta non viene considerata accettabile dalle categorie confederali e il confronto naufraga nel tentativo dell’impresa di far recepire ai sindacati un impiego a cottimo.

Il 30 dicembre scorso, comunica NIdil, Assogrocery ha annunciato un accordo con Fisascat Cisl. Il testo non è stato diffuso e sarà inviato direttamente ai lavoratori tramite mail invitandoli a compilare un format per certificare il mandato alla firma per l’organizzazione sindacale. Non è chiaro – prosegue la nota – se si tratti di un contratto integrativo o di una sorta di nuovo contratto nazionale che ricalca quello capestro sottoscritto da Ugl e Assodelivery. Ma dal comunicato che le imprese hanno diffuso – prosegue la nota – una cosa è chiara: gli shopper rinunceranno ai diritti che spettano ai lavoratori dipendenti, così malattia, infortunio, maternità più che diritti "diventeranno premi di una gara a punti a cui i lavoratori partecipano nella speranza di raggiungere un minimo di dignità".

Ci auguriamo – conclude il comunicato – che i lavoratori respingano questo tentativo maldestro e la consultazione promossa dall’impresa e che per il giorno dell’Epifania pretendano qualcosa di più di un tozzo di carbone.

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