"Sin che dura questa straordinaria condizione di crisi sanitaria, noi chiediamo che così come vengono prorogati i sostegni alle imprese e all'economia, debba esserci anche la proroga della cassa Covid e del blocco dei licenziamenti e delle ulteriori indennità Covid e tutele in caso di disoccupazione". Così i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri, in una nota successiva alla videoconferenza con il ministro dell'Economia Gualtieri e la ministra del Lavoro Catalfo.

L'esecutivo, spiegano i sindacati, "ci ha illustrato per grandi linee i capitoli della prossima manovra economica e ha anche previsto l'emanazione di un decreto che stabilisce di estendere la cassa integrazione Covid sino al 31 dicembre per tutte le imprese e i lavoratori che hanno già utilizzato le 18 settimane previste dal decreto agosto. Un fatto positivo, ma non sufficiente. Del tutto insufficienti, poi, sono le risorse per il rinnovo dei contratti pubblici e per le assunzioni indispensabili alla scuola e alla pubblica amministrazione".

Il ministro "ha confermato sia il taglio del cuneo fiscale a favore dei lavoratori, così come chiesto da Cgil, Cisl, Uil e ottenuto lo scorso anno, sia l'intento di procedere all'istituzione dell'assegno unico a sostegno della famiglia, a decorrere dal primo luglio 2021. Ma la riforma fiscale complessiva, secondo Gualtieri, dovrebbe partire solo dal 1 gennaio 2022. I sindacati si riservano di esprimere un giudizio compiuto quando saranno specificamente declinati, in manovra, i vari capitoli che la comporranno.

Ecco perché Landini, Furlan e Bombardieri hanno chiesto al governo un confronto organico, particolarmente urgente sugli ammortizzatori sociali, e una trattativa sulla riforma fiscale, a partire dalla detassazione degli aumenti contrattuali, sulla scuola, sull'università e ricerca, sulla sanità e sull'utilizzo di tutte le risorse europee, a partire dal Mes per la sanità.

Un prossimo incontro è stato fissato per mercoledì 21 ottobre alle ore 17. Al termine, Cgil, Cisl, Uil faranno le proprie valutazioni e decideranno le eventuali iniziative necessarie a sostegno delle proprie richieste"