“Gravissimo e ingiustificabile l’atteggiamento ostruzionistico di chiusura di Contship”. Lo affermano congiuntamente Cgil e Filt sul licenziamento dei 200 lavoratori del porto canale di Cagliari, spiegando che “la società terminalista, senza fornire alcuna informazione di dettaglio, ha confermato la decisione di non procedere al congelamento dei licenziamenti, malgrado l’opportunità offerta dal dl Agosto del Governo, che avrebbe consentito la proroga di ulteriori sei mesi della cassa integrazione per l’emergenza Covid-19”.

“Ora, insieme ai ministeri dello Sviluppo economico, Lavoro, Trasporti e per il Sud a Invitalia, Regione Sardegna e Autorità di sistema portuale mar di Sardegna - sottolineano ancora Cgil e Filt -, vanno individuate le migliori soluzioni possibili, attraverso il tavolo permanente di confronto già convocato per i prossimi giorni, nell’attesa che subentri il nuovo concessionario che potrebbe essere la società Pifim, che lavora con la Port of Amsterdam international, considerando l’impegno prioritario previsto dal bando d’impiegare il maggior numero possibile di lavoratori ex Cict”.

“Non lasceremo soli i lavoratori – prosegue il sindacato -, perché siamo convinti che per la loro alta professionalità possano continuare a essere agganciati alla realtà produttiva del porto, le cui capacità vanno valorizzate attraverso un nuovo concessionario affidabile e di prospettiva. Nel frattempo, valuteremo unitariamente le opportune iniziative, anche a livello nazionale, da intraprendere”.