Sono oltre un migliaio i lavoratori della ArcelorMittal di Taranto che manifestano oggi (venerdì 22 maggio) davanti alla Prefettura. A motivare il presidio, indetto da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil, è la grave crisi dell’acciaieria, di cui si susseguono le voci del disimpegno da parte della multinazionale indiana. Attualmente l’azienda ha chiesto la cassa integrazione per 8.175 addetti, la produzione è al minimo storico (7.500 tonnellate di ghisa al giorno). “È un sito di interesse strategico, lo Stato se lo riprenda”, commenta il segretario della Fiom Cgil tarantina Francesco Brigati, sottolineando che “con questo presidio vogliamo lanciare un messaggio chiaro al governo. Il futuro ambientale, sanitario, occupazionale e produttivo non può rimanere nelle mani di un interlocutore inaffidabile”.