"L'epidemia sanitaria che si è abbattuta sulla nostra regione - si legge in una nota delle organizzazioni sindacali - ha fatto emergere maggiormente le debolezze in ambito socio-sanitario ed economico. Il sindacato c'è, come ci siamo sempre stati. Dobbiamo ripartire e far ripartire tutti i settori strategici della nostra bella Valle: dalla sanità al lavoro, dalla scuola ai trasporti, dal welfare al turismo al commercio. Troppo facile dire 'nessuno rimarrà indietro', vogliamo vedere atti concreti da chi ci governa, perché non sono i sindacati a fare le leggi, ma è Place Deffeyes che decide i 'destini' di tutti noi".

ll primo maggio alle 10 i segretari confederali di Cgil, Cisl, Uil e Savt - Vilma Gaillard, Jean Dondeynaz, Ramira Bizzotto e Claudio Albertinelli - saranno a Verrès "per trasmettere un forte messaggio simbolico", "nessuna cerimonia ma solo la deposizione di una corona in ricordo di coloro che hanno perso la vita sul luogo di lavoro". "Sarà una giornata a sostegno di tutti i lavoratori, donne e uomini, che con senso del dovere e di abnegazione, pur vivendo concreti rischi collegati all'esposizione e alla positività dal Covid-19, hanno continuato a lavorare - commentano - affrontando difficoltà immense per la mancanza di dispositivi di protezione individuale adeguati, di piani di prevenzione, di procedure di sicurezza idonee. Il primo dei valori del lavoro, nonché la condizione imprescindibile per cui esso possa dispiegare appieno le sue potenzialità, è la salute e la sicurezza, e quindi la prevenzione, come diritto di tutte e di tutti. In questa fase di transitoria convivenza con il rischio di contagio è importante che la salute dei lavoratori e delle lavoratrici sia un'assoluta priorità. Tutelare la salute dei lavoratori vuol dire tutelare il lavoro".