“Sarà una Pasqua amara per i lavoratori valdostani. Le aziende che inizialmente avevano dato il benestare ad anticipare la cassa integrazione per i lavoratori, ora fanno dietrofront. Lo scollamento tra una parte del mondo industriale e quello operaio risulta ancora più evidente in questa occasione”. A dirlo sono Cgil, Cisl e Uil della Valle d'Aosta: “Che razza di comportamento è questo? Confindustria come fa a prestarsi a un'azione di questo tipo? Confindustria ci ricorda un personaggio della mitologia che tesseva di giorno e disfaceva di notte. È un gioco pericoloso che si fa sulla pelle dei lavoratori, l'ennesimo schiaffo che si dà ai valdostani, come se non fosse già abbastanza tutto quello a cui devono far fronte in questo momento di pandemia. Forse questo ulteriore campanello d'allarme dovrebbe risvegliare la politica dal torpore in cui sembra essere sprofondata. La colpa della politica regionale è proprio quella di non aver fatto da ‘cassa di compensazione’ tra il mondo industriale e quello operaio e con questo modo di fare si allontana ancora di più dai lavoratori. Saranno oltre mille le famiglie che si troveranno ad affrontare questa situazione sanitaria senza nessuna copertura economica”.