Filt Cgil e Fit Cisl calabresi sono fortemente preoccupate per il futuro del sistema aeroportuale regionale. “Gli attuali aeroporti di Lamezia, Crotone e Reggio Calabria devono essere tutelati oggi dalla politica e dal management di Sacal per trovarsi pronti a ripartire domani”, scrivono in una nota: “La nostra regione non può permettersi di perdere nessun posto di lavoro sia a tempo indeterminato che stagionale, e nessuno dei tre scali che sono strategici per lo sviluppo dei rispettivi territori. Territori con vocazioni e bisogni diversi che non possono fare a meno di collegamenti aerei per la loro valorizzazione”.

Alitalia nello scalo di Reggio Calabria ha avviato la cassa integrazione a zero ore per i lavoratori e toccherà anche ai lavoratori della Sacal non appena sarà sottoscritta la cigs. “Chiediamo alla Sacal, alla Regione Calabria, alla Città metropolitana e al Comune di Reggio Calabria di agire velocemente nei confronti della dirigenza Alitalia e del governo chiedendo chiarimenti sulla programmazione futura che prevede la possibilità di volare su Roma e Milano solo da Lamezia Terme, con un potenziamento delle tratte verso Roma da giugno”, dicono Filt e Fit: “Inoltre, chiediamo alla Sacal, per come annunciato, di rendere noto lo stato delle trattative con altre compagnie aeree”.

L’obiettivo comune è garantire il diritto alla mobilità ai cittadini calabresi e quindi anche di Reggio Calabria e della sua provincia, oltre che di Crotone. “Quindi è necessario che Alitalia programmi sin da adesso il dopo emergenza Covid-19 e si impegni a garantire le tratte da/per Roma e Milano sull'aeroporto dello Stretto”, conclude il comunicato: “Senza una programmazione e impegni straordinari tutti i lavoratori dell’indotto aeroportuale, terminata l’emergenza sanitaria, rischiano di ritrovarsi senza lavoro, perché la ripresa sarà difficile e per Reggio e Crotone si prospetta certamente più lenta”.