"La chiusura delle scuole ha costretto numerosi lavoratori e lavoratrici dei settori della conoscenza, della scuola privata e della formazione professionale del Lazio a rimanere a casa". Così, in una nota, la Cgil è la Flc Cgil di Roma e del Lazio. "A seguito della pubblicazione in G.U., il 17 marzo, del decreto 'Cura Italia' e dell'emanazione il 22 marzo del Dpcm - continua la nota - sollecitiamo la Regione Lazio, il Comune di Roma e le associazioni datoriali a un impegno coordinato su ampia scala e per questo chiediamo di aprire tavoli negoziali per via telematica con tutte le parti datoriali per sottoscrivere accordi sindacali con le varie aziende onde limitare al massimo l'impatto sulle retribuzioni dei lavoratori che rischiano di rimanere senza stipendio; di avviare, inoltre, un confronto al fine di tutelare la salute e la sicurezza dei luoghi di lavoro, operando sanificazioni dei locali e applicando l’indicazione presenti nei Dpcm, perché senza sicurezza non c'è salute e senza salute non c'è lavoro. Nel ribadire la nostra ferma disponibilità a trovare soluzioni idonee, mediante accordi e intese volte a salvaguardare i diritti dei lavoratori, il lavoro e le imprese, siamo consci che la situazione nei comparti privati e nella formazione professionale della conoscenza, nel quadro delle difficoltà generali, è veramente difficile. Ci troviamo di fronte ad attività fragili e lavoratori e lavoratrici che hanno bisogno di rafforzare tutele e diritti. Per questo è necessario intervenire immediatamente", conclude la nota.