Al via da oggi, 18 giugno, un mese di sciopero degli straordinari per i lavoratori delle Poste di due importanti regioni italiane: Emilia Romagna e Marche. Alla base della protesta proclamata dai sindacati, Slc Cgil in testa, c'è la carenza di personale nei settori del recapito, della logistica e negli uffici postali, carenza testimoniata dal ricorso continuo al lavoro straordinario. Inoltre, i sindacati lamentano il mancato rispetto dell’orario di lavoro con straordinari non pagati; carichi di lavoro nel recapito che comportano un’intensificazione della prestazione lavorativa; le pressioni commerciali e i distacchi reiterati nella sportelleria; l’esternalizzazione di servizi di trasporto al Cmp.

“Ci saremmo aspettati un confronto di merito serio, dopo il ripetersi di incontri senza sostanziali passi in avanti, con un’azienda riluttante ad affrontare le istanze sindacali oggetto del conflitto, tematiche che non possono essere rimandate a lungo”, spiegano Giuseppe Ledda e Francesco Miceli della Slc Cgil Emilia Romagna. “Il risanamento dei conti realizzato e decantato dall’azienda – continuano gli esponenti della Slc – si è giovato della collaborazione e dei sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori, che oggi meritano delle risposte immediate. Come Slc riteniamo sia arrivato il momento di aprire un percorso di rivendicazione sindacale, a partire dai luoghi di lavoro, che metta al centro le condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori sempre più disagiate, intervenendo sull’organizzazione del lavoro nel rispetto degli accordi sottoscritti”.

Situazione simile nelle Marche dove – denuncia la Slc Cgil – “negli ultimi anni Poste Italiane ha fatto un ricorso massiccio ai contratti a tempo determinato: solo nelle Marche ne sono stati utilizzati oltre 1.000”. L’azienda, inoltre, afferma ancora il sindacato, “sta prevedendo centinaia di assunzioni in tutta Italia ma, per la seconda volta, non ne ha prevista nessuna nelle Marche dove invece, da cinque anni, si registra carenza di personale”.

“Tutto questo – spiega Gloria Baldoni, coordinatrice regionale Slc Cgil per Poste italiane – crea disagi sul fronte dei servizi determinando anche un aumento inverosimile dell’uso degli straordinari dei lavoratori”.