L'accusa? Aver scritto alla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, per chiedere la sospensione della rata del Pnrr destinata alla costruzione di nuovi posti letto. "Cara presidente Meloni, non abbiamo mai chiesto che quei soldi non ci venissero dati – rispondo i giovani dell'Udu, l'Unione degli Universitari – ma che venissero spesi bene".

E denunciano a loro volta: "I fondi del Pnrr erano vincolati alla costruzione di 7.500 alloggi nuovi, per il diritto allo studio. Il governo, invece, ha conteggiato alloggi privati preesistenti, dove una stanza può arrivare a costare tra gli 800 e i 1.000 euro al mese". Così non si fa, dicono gli studenti. Questo, si chiama barare.