Un presidio in Piazza Castello, a Torino, oggi (venerdì 12 aprile) alle 15:30, davanti alla Prefettura. A organizzarlo è il gruppo promotore della lettera “Scuole e Porti aperti” con i lavoratori dei Cpia (Centri provinciali istruzione adulti) che lanciano un documento per denunciare “le conseguenze tragiche delle politiche sull’immigrazione degli ultimi decenni. Nel decreto sicurezza – si legge – sono stati livelli di disumanità e di incostituzionalità inimmaginabili, si strumentalizzano i fenomeni migratori, condannando le persone all’invisibilità e all’illegalità”.

La protesta ha raccolto, tra le altre, l’adesione della Flc Cgil di Torino e Piemonte. In piazza verranno proposte lezioni capovolte: gli studenti si faranno insegnanti, ci saranno lezioni di wolof, bambara e l'Asgi darà qualche informazione sulla legge.

“Le conseguenze del decreto – spiegano i promotori della manifestazione – ricadono direttamente sulle persone che provano ad arrivare in Italia, rifugiati richiedenti asilo, ma anche sui migranti che nel nostro Paese sono già coinvolti in percorsi di accoglienza e integrazione. Le ricadute sono molteplici e gravi: sulla quantità e qualità del lavoro del personale che opera a diverso titolo nell'ambito dell'accoglienza (educatori, insegnati, assistenti sociali, ecc); sull'accesso dei migranti ai servizi sanitari e pubblici; sulle micro-economie locali; sul sistema dei trasporti”.