“La vicenda che ha suo malgrado coinvolto una studentessa di San Giovanni Rotondo è assieme vergognosa e paradigmatica, capace di racchiudere tutte assieme alcune delle escrescenze tossiche di questi tempi e che dobbiamo contrastare: bullismo, misoginia, squadrismo. In tal senso la risposta solidale arrivata dagli studenti è il segnale che gli anticorpi democratici sono robusti nelle nuove generazioni, soprattutto che una cultura non remissiva anima le giovani donne, quelle ragazze che hanno organizzato manifestazioni pubbliche di solidarietà nei confronti della propria compagna di scuola”. È quanto afferma la segretaria provinciale della Cgil di Foggia, Loredana Olivieri, in merito alla giovane Angelica, studentessa del liceo psicopedagogico della città garganica, vessata da offese e intimidazioni.
“Non stupisce la firma di chi si è macchiato di tali azioni, la vigliaccheria nell'agire nascosti dall’anonimato e quella svastica apposta su una sede politica e nei pressi dell’abitazione della ragazza, propria di una sottocultura qual è quella neofascista, caratterizzata da violenza e sopraffazione. Un neofascismo di ritorno che evidentemente affascina alcuni giovani studenti che pensano di poter agire impunemente offendendo e minacciando. Crediamo che a partire da questa vicenda il mondo della scuola e della società civile dovrebbe fermarsi e riflettere collettivamente su questi germi che albergano tra gli studenti. In attesa di questo, bene hanno fatto i ragazzi e le ragazze a manifestare pubblicamente solidarietà. Così come coraggioso e orgoglioso è stato l’agire di Angelica. A cui va tutto l’affetto e la vicinanza della Camera del Lavoro e della Cgil provinciale tutta”.