La manifestazione del prossimo 7 ottobre a Roma, “La Via Maestra: Insieme per la Costituzione”, promossa da una vasta coalizione di associazioni, è per noi un’altra occasione, dopo la manifestazione del 24 giugno scorso “Salute diritto fondamentale”, per condividere le lotte che portiamo avanti da anni perché vengano attuate e non stravolte la “legge 180” e la legge 833 di riforma sanitaria, che hanno saputo dare vita ai valori e ai principi della nostra Costituzione.

Abbiamo però imparato che il diritto alla salute, sancito dall’articolo 32, per essere effettivo, si può affermare solo se vivono gli altri diritti che hanno fondamento nella Costituzione: all’istruzione, alla pace, al lavoro, a un giusto salario, a un ambiente sano, che devono essere assicurati in tutto il territorio nazionale.

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Affermare i diritti costituzionali comporta rispettare doveri, primo fra tutti quello di contribuire al finanziamento dello stato sociale, tramite un fisco giusto e progressivo. Assistiamo invece alla crescita delle disuguaglianze, alla riduzione di spazi di partecipazione democratica, alla limitazione delle libertà personali, a un continuo indebolimento culturale e organizzativo e a un definanziamento dei servizi socio sanitari territoriali.

Inadempienze e tagli ai servizi che si scaricano, anche con effetti drammatici, sulle persone che soffrono e sui loro familiari, sugli operatori. Mentre si riducono entrate ed equità fiscale, legittimando culturalmente l’evasione. Ma senza diritti, partecipazione democratica, e senza giustizia sociale non c’è vera democrazia.

Per queste ragioni siamo tra le oltre 100 associazioni e reti che promuovono a Roma il 7 ottobre la manifestazione nazionale “La Via Maestra. Insieme per la Costituzione” per il lavoro, contro la precarietà, per la difesa e l’attuazione della Costituzione, contro l’autonomia differenziata e lo stravolgimento della nostra Repubblica parlamentare.