Puntata n. 4/2024 – Una rieducazione civica servirebbe al ministro Piantedosi e al resto del governo dopo le manganellate di Firenze e Pisa agli studenti 

Rieducazione civica

È quella che servirebbe al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e al resto del governo dopo le violente cariche della Polizia alle manifestazioni pacifiste degli studenti a Firenze e Pisa venerdì scorso. Il sassolino del direttore di Collettiva, Stefano Milani

L’ultima carica dello Stato (di polizia). “Menomale che c’è Mattarella”, è già stato detto? Chissenefrega lo ridico anche io, anzi lo grido a squarciagola affinché l’eco non si disperda nella buia notte dei lunghi manganelli. E che venga messo a verbale, vostro onore. Pensate solo se il premierato fosse già legge dello Stato. Come inquilino al Colle avremmo un Frankenstein junior, metà uomo e metà Salvini, che dopo le immagini di Pisa si sarebbe indignato: ma perché non c’è scappato il morto? E avrebbe messo subito mano alla Costituzione, aggiornando l’articolo 17. “I cittadini hanno diritto di riunirsi pacificamente e senz’armi. Le forze dell’ordine hanno il dovere di caricarli senza preavviso e con ghigno spavaldo”. Il governo tutto chiacchiere e distintivo assesta un altro colpo alle fondamenta della democrazia. Studenti, ambientalisti, pacifisti siete avvertiti: o sfilate col trattore o per voi Miss Italia finisce qui.

Decreto insicurezza

Dopo la morte di 5 operai nel cantiere di Firenze e la mobilitazione di Cgil e Uil, il governo ha convocato i sindacati per un tavolo sulla sicurezza. Ma non c’è stato un vero confronto, piuttosto una riunione in cui il governo ha illustrato ciò che poi avrebbe votato al consiglio dei ministri poco dopo. Misure che costituiscono un passo indietro poiché non garantiscono né tutele né sicurezza né salute. Dalla patente a punti depotenziata al subappalto a cascata che resta com’è, l’esecutivo non ha recepito neanche una delle proposte sostenute da tempo dai sindacati.

La Cgil lancia i referendum sul lavoro

L’obiettivo è abrogare le norme che prevedono i licenziamenti individuali, favoriscono la precarietà e permettono la proliferazione degli appalti e dei subappalti. La road map prevede che entro fine marzo sia definito il numero dei referendum e la formulazione dei quesiti. Si procederà poi a depositarli in Cassazione e a raccogliere le 500mila firme richieste. L’obiettivo è poterli sottoporre al voto nella primavera del 2025.

Una questione di priorità

Per la Destra sono i carri armati tedeschi Leopard 2. Il programma, della durata di 14 anni, prevede l’acquisto di 132 mezzi corazzati e ha un costo complessivo stimato in 8 miliardi e 246 milioni di euro. Intanto a causa dei tagli al sistema sanitario nazionale per una mammografia ci vogliono 720 giorni, per un'ecografia 375 giorni, per una Tac e per un intervento cardiologico 365 giorni, poco più di quanto richiede una visita diabetologica (362 giorni) o un intervento ortopedico (360 giorni).

Qualcuno si ricorda ancora di Cutro?

Nella notte tra il 25 e il 26 febbraio dello scorso anno un caicco partito dalla Turchia e carico di migranti affonda a poche decine di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Il bilancio definitivo parla di 94 morti accertati, molti dei quali minori. Impossibile sapere quanti dispersi. La risposta del governo a quella tragedia è il cosiddetto “decreto Cutro”. Un provvedimento che detta condizioni giuridiche peggiorative per coloro che arrivano in Italia e aumenta le situazioni di irregolarità ed esclusione, anche di chi è già da tempo sul territorio nazionale. Per approfondire, collettiva.it.

ASCOLTA QUI TUTTE LE PUNTATE