Maxcel Amo Manu, trentunenne, è nato in Ghana, ma si è trasferito in Italia all'età di undici anni. Nell'agosto del 2017, faceva il magazziniere a Bologna, una sera era di riposo ma lo chiamano al lavoro. Lo scooter su cui viaggiava per raggiungere il magazzino viene investito da un camion. Dovranno amputargli la parte inferiore della gamba sinistra, e dovrà sottoporsi a una lunga riabilitazione. È stato un incidente sul lavoro in itinere, e la Filt di Bologna lo ha aiutato a superare il momento più difficile della sua vita.

"Maxcel faceva una parte di un gruppo di lavoratori della logistica nella periferia bolognese. L'abbiamo conosciuto perché in quel magazzino ci sono state diverse vertenze sindacali anche abbastanza complicate in occasione di diverse gare d'appalto - racconta Raniero Contessa, funzionario della Filt di Bologna -. Quando ha avuto quel terribile incidente siamo rimasti tutti sconvolti. Max quella sera si era reso disponibile a lavorare, perché come molto spesso accade c'era carenza di personale.  Dopo l'incidente, lo abbiamo seguito affinché potesse mantenere un'attività lavorativa con una mansione diversa, nonostante la disabilità. E ci siamo riusciti per parecchio tempo. Poi con l'aiuto del patronato Inca abbiamo avviato la procedura all'Inail per il riconoscimento dell'infortunio."

Nel frattempo Maxcel si è avvicinato all'atletica paralimpica. Ed è stato tesserato dal Gruppo Sportivo Fiamme Azzurre nel settore della velocità, categoria T64. I suoi primi titoli nazionali sono arrivati tra il 2021 e il 2022, ma il suo talento è esploso definitivamente in questo torrido luglio 2023. Ai mondiali paralimpici di Parigi, ha conquistato la medaglia d'oro nei 100 metri e nei 200 metri, siglando in entrambe le occasioni il record europeo della disciplina. 

"È un sogno - dice oggi - non me l'aspettavo. A me l'atletica neanche piaceva, ma ero giù e lo sport mi ha aiutato a rinascere. Ora mi riposo un po', poi inizierò la preparazione per le Olimpiadi del prossimo anno".