"È inaccettabile che quei ragazzi siano privati dell'istituto, unico in provincia di Trapani e in Sicilia, che offre loro assistenza educativa, didattica e terapeutica". A intervenire sulla chiusura, prevista il prossimo anno, del Convitto statale per audiofonolesi di Marsala, in via Grotta del Toro, sono Cgil e Flc di Trapani, che contestano fermamente la decisione di non garantire per il 2023 il personale attualmente in servizio. Il Convitto, gestito dalla Regione con dipendenti statali, conta oggi ventiquattro lavoratrici e lavoratori, che dal prossimo anno rischiano di ritrovarsi senza lavoro.

"Ieri - afferma il segretario provinciale della Flc Cgil, Ignazio Messana - abbiamo incontrato la dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale Tiziana Catenazzo, che si è detta disponibile a trovare soluzioni, anche se per scongiurare la chiusura del Convitto è indispensabile che la Regione chieda con forza allo Stato, visto che gli addetti sono statali, di mantenere il personale".

La paventata chiusura del Convitto per audiofonolesi fa seguito a una serie di problemi che, nel corso degli anni, hanno portato alla riduzione dei fondi e del 50% dell'organico, compresa, dal 2016, la mancata erogazione delle rette da parte del Comune di Marsala.  

"Se il Convitto chiuderà i battenti - osserva la segretaria generale della Cgil di Trapani, Liria Canzoneri -, ci saranno serie ripercussioni sui quarantasei bambini audiofonolesi, privati di un'importante struttura di sostegno, e sui ventiquattro dipendenti che resteranno senza lavoro. Auspichiamo un intervento da parte della Regione e dello Stato perché è inaccettabile operare dei tagli su strutture di fondamentale importanza socio assistenziale".