“Il governo deve fare le riforme che sono necessarie per far ripartire il Paese, rimettendo al centro i diritti di tutti i lavoratori. In questo, per noi, c'è anche il problema di cambiare alcune leggi sbagliate”. A dirlo è il segretario generale della Cgil Maurizio Landini: “Abbiamo chiesto all'esecutivo un incontro, siamo in attesa che venga fissato. Vogliamo discutere della legge di stabilità: ci sono cose positive, ma anche cose che vanno precisate, altre che vanno corrette e temi che non sono stati affrontati. Vogliamo avviare dei veri tavoli di riforma di questo Paese: pensiamo alla revisione della Fornero, a una riforma fiscale degna di questo nome, a una vera lotta all'evasione”.

I sindacati, per il segretario generale della Cgil, vogliono “avere la certezza che gli investimenti riprendano, che si crei lavoro e lo si crei di qualità. C'è un problema di ammortizzatori e politiche sociali che va affrontato”. Landini evidenzia anche il tema delle risorse certe per “il rinnovo dei contratti nazionali, a partire da un provvedimento per avere un trattamento agevolato fiscale negli aumenti dei contratti nazionali: stiamo parlando nel prossimo anno di 12-13 milioni di persone”. E così conclude: “Queste materie, compreso il superamento dei contratti pirata e la validità erga omnes dei contratti nazionali di lavoro, sono questioni cui non abbiamo risposta. Ora c'è la legge di stabilità, ma c'è anche quello che si fa nei prossimi anni e ci sono le riforme vere che devono essere varate per il Paese”.