Blessing 22 anni, nigeriana, è da circa due anni in Puglia, da qualche mese ospite del Cara di Bari Palese. É scappata dal suo Paese per fuggire alla violenza. Ester, ivoriana, anche lei giovanissima, è in Italia dallo scorso anno, parla di Bari come della città che l’ha accolta e la rispetta al contrario del suo Paese di provenienza dove unico ricordo che le resta è legato al dolore. Storie di spose bambine, di donne violate e violentate, nei diritti e nella dignità, fuggite da conflitti, miseria, mutilazioni, abusi.

In occasione della giornata Internazionale della donna, il sindacato pugliese ha voluto incontrare una rappresentanza di donne di diverse etnie e religioni, alcune ospiti del Cara di Bari Palese, altre professioniste integrate nel tessuto produttivo e sociale barese da anni, per ribadire che non sono sole e che noi lottiamo insieme a loro e alle loro famiglie per rivendicare diritti spesso dimenticati.

La Cgil Puglia ha voluto condividere le problematiche dell’essere donne e straniere nella nostra città, proprio con chi tutti i giorni vive queste situazioni e si affida alle compagne e ai compagni degli sportelli immigrazione per avere un aiuto per esempio sul disbrigo delle pratiche, o sulla richiesta del permesso di soggiorno, ma anche per dare risposte e attivare modelli di integrazione sociali e culturali sul proprio territorio.  

La Cgil, in questo momento storico caratterizzato dalla cultura di stampo xenofobo e razzista alimentata dalle attuali forze di Governo, vedi le sciagurate scelte di decreti Pillon e sicurezza,  porta avanti con sempre più vigore e determinazione, una grande battaglia culturale e sociale per l’uguaglianza, la parità dei diritti e l’integrazione – ha dichiarato il segretario generale Pino Gesmundo – anche in momenti storici non facili come quello attuale in cui, le donne in generale e in particolare quelle migranti, devono costantemente temere per la loro incolumità come testimoniano recenti fatti di cronaca. Dobbiamo recuperare il valore della ricchezza nella diversità, tra generi e culture. Il sindacato con i suoi militanti all’interno delle numerose sedi presenti sul territorio regionale saranno sempre disponibili a questo tipo di contaminazioni”.

“In una società in cui le donne continuano ad essere discriminate – ha affermato Antonella Morga, segretario Cgil Puglia - come testimoniano gli indici di occupazione e i livelli salariali, stiamo assistendo all’affermarsi di una cultura ideologica retrograda e maschilista colpevole di affermare sopraffazione e violenza. Vogliamo contrapporre, all’esponenziale aumento del rancore e della paura, la responsabilità e l’orgoglio delle lotte che hanno reso libere le donne di scegliere”.