La manifestazione del prossimo 24 giugno a Roma, “Salute: diritto fondamentale delle persone e della comunità”, promossa da una vasta coalizione di associazioni (“Insieme per la Costituzione”), è per noi un’occasione straordinaria per condividere le lotte che non da oggi portiamo avanti, perché vengano attuate e non stravolte la legge 180 e la legge 833 di riforma sanitaria. 

Queste riforme hanno consentito grandi risultati, dalla chiusura dei manicomi alla creazione di servizi di salute mentale d’avanguardia nell’ambito del servizio sanitario nazionale pubblico e universale. Riforme che hanno permesso di restituire diritti e dignità a una moltitudine di persone altrimenti escluse dalla cittadinanza, in coerenza con il mandato della nostra Costituzione.

L’applicazione delle riforme è stata però disomogenea: esistono nel Paese importanti disuguaglianze regionali, e nella stessa regione: per quanto riguarda i modelli organizzativi, gli stili operativi, le risposte in campo che devono essere affrontate.

Peraltro ormai da anni assistiamo a un indebolimento culturale e organizzativo e a un definanziamento dei servizi di salute mentale, come dei servizi socio sanitari territoriali. Inadempienze e tagli ai servizi che si scaricano, anche con effetti drammatici, sulle persone che soffrono e sui loro familiari, e sugli operatori.

È necessario quindi un rilancio forte e rapido, di maggiori risorse, di personale e di trasformazioni profonde negli assetti, per non sprecare il patrimonio di realizzazioni e di competenze che oggi ancora esistono e resistono grazie all’impegno di operatori, di cittadini utenti e familiari, di associazioni e cooperative che si sono raccolte, tra l’altro, nel Coordinamento nazionale salute mentale che aderisce e partecipa alla manifestazione del 24 giugno.