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“Non c'è nessuna novità sul versante degli investimenti. Il governo non sta pensando a un grande piano finalizzato alle infrastrutture materiali e, abbiamo ricordato, anche quelli immateriali a partire da sanità e istruzione”. Lo afferma la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi commentando ai microfoni di RadioArticolo1 l’incontro con 43 organizzazioni convocato dal vicepremier Matteo Salvini a cui ha partecipato oggi al Viminale. “Per quanto ci riguarda, il punto centrale è il lavoro e la creazione di lavoro. È dunque necessario mettere in campo un'iniziativa che quantomeno faccia aumentare le risorse disponibili. Anche perché il nostro Paese ha ancora 30 per cento di investimenti pubblici in meno rispetto alla fase pre-crisi e nel Def gli investimenti programmati per il 2020 ammontano a 1,3 miliardi: praticamente nulla rispetto a quello che servirebbe”.
L’intervento della Cgil, rappresentata da Gianna Fracassi insieme al segretario generale Maurizio Landini, è stato uno dei pochi in cui sono state sottolineate le pericolose conseguenze dell’autonomia differenziata, e l’unico – tra gli oltre 40 ascoltati – a sollevare il tema della sicurezza. “Abbastanza in solitudine avendo ascoltato tutti gli altri interventi – riferisce Fracassi – abbiamo sottolineato l'irritualità dell'incontro e il fatto che eravamo in un contesto, quello del Viminale, non propriamente finalizzato a discutere di manovra”. Detto questo, “abbiamo chiesto che, così come siamo stati chiamati sul tema economico, cosa che sta nelle dinamiche politiche del vicepremier, avremmo davvero voluto in passato discutere del primo decreto sicurezza e poi del decreto sicurezza bis”.
“A Salvini abbiamo ricordato – aggiunge – che non condividiamo l'impostazione di questo governo, e la sua in particolare, sul versante dei due decreti, che sono elementi molto grave per la gestione dei migranti”. Per la Cgil, poi, ha aggiunto la vicesegretaria generale, “sicurezza vuol dire prima di tutto sicurezza sul lavoro e quindi anche legalità. Se Salvini vuole davvero aiutare i lavoratori italiani, parta da quelli che oggi sono sotto lo sfruttamento dei caporali e delle organizzazioni criminali. Su questo fronte chiederemo un impegno molto più consistente di quello che visto finora”.