"È prioritario superare i ritardi, a partire dalla nomina del commissario straordinario, che deve essere individuato in continuità con la gestione dell’emergenza. Va costruita una gestione commissariale collegiale, attraverso una cabina di regia che coinvolga tutti i soggetti firmatari del Patto per il Lavoro e per il clima dell’Emilia-Romagna”. Ad affermarlo il segretario confederale della Cgil, Christian Ferrari, oggi in audizione presso la commissione Ambiente della Camera, sul decreto alluvione.

“Innanzitutto - ha dichiarato - occorrono una vera strategia e conseguenti scelte di politica economica, fiscale, energetica, industriale e agricola che accelerino la decarbonizzazione e che favoriscano prevenzione, adattamento e mitigazione del cambiamento climatico. Questo dovrebbe tornare al centro dell’agenda politica nazionale e invece da parte dell’Esecutivo si moltiplicano messaggi e provvedimenti che vanno nella direzione opposta”.

“La ricostruzione - prosegue il dirigente sindacale - non potrà riguardare solo gli aspetti fisici, ma dovrà basarsi sui principi di sostenibilità economica, sociale e ambientale. Dovrà, inoltre, prevedere misure di prevenzione per contrastare le possibili infiltrazioni della criminalità organizzata e per garantire i diritti e la sicurezza dei lavoratori che la realizzeranno”. 

“Nell’immediato - sottolinea - riteniamo necessari alcuni interventi urgenti finalizzati: ad ampliare gli interventi a favore del lavoro (in particolare dando tutela ai lavoratori ad oggi ancora esclusi dagli ammortizzatori sociali emergenziali, aumentando la copertura già prevista da 15 a 90 giornate per tutti); alla sospensione, oltre il mese di settembre, delle bollette di acqua, luce e gas e alla loro rateizzazione; al blocco dell’esecuzione degli sfratti; a garantire forme di liquidità immediata per famiglie e imprese, attraverso ‘prestiti ponte’ in attesa dei risarcimenti”.

Per il segretario confederale: “Servono, inoltre, velocità, tempestività e risorse straordinarie per la messa in sicurezza, il ripristino e la manutenzione del territorio e delle infrastrutture pubbliche danneggiate o a rischio”.

“Infine - aggiunge Ferrari - riteniamo indispensabile attivare un confronto strutturato tra Governo, istituzioni locali e parti sociali anche per giungere a un secondo, inevitabile, provvedimento necessario ad affrontare, oltre la fase di emergenza, il processo di ricostruzione, stante la necessità inderogabile di garantire il risarcimento al 100% dei danni. Le coperture finanziarie dovranno, quindi, essere aumentate e adeguate allo scopo”.

“Ancora una volta - conclude - ribadiamo la necessità, sul versante delle ricostruzioni, di una legge quadro che preveda tempi, modi e procedure che scattino automaticamente in situazioni di emergenza”.